INDICE
UNA GARANZIA D’IMMORTALITA’ -GIUSEPPE MAZZINI: emancipazione e libertà di corrispondenza tra pari

Premessa 9

La ricerca: obiettivi e fini 12

Il contesto politico e geografico europeo – note storiche introduttive 20

PARTE PRIMA
DALL’AMORE LUMINOSO PER GIUDITTA SIDOLI ALLE SUCCESSIVE AMICIZIE SENTIMENTALI
1. Giuditta Bellerio (1804-1871) in SIDOLI 29
2. Eliza Dawson (1770-1858) in FLETCHER 49
3. Jane Welsh (1801-1866) in CARLYLE 55
4. George Sand (1804-1876) in DUPIN 65
5. Arethusa Susannah Cullum (1814-1885) in M.GIBSON 81
6. Sara Levi Nathan (1819-1882) in MEYER 87
7. Giorgina Craufurd (1827-1911) in SAFFI 105
8. Margaret Fuller (1810-1850) in OSSOLI 121
9. Emily Ashurst (1826-1893) in VENTURI 133
10. Jessie White (1832-1906) in MARIO 179
11. Harriet Eleonor Hamilton (1840-1920) in KING 197
12. Marie Catherine Flavigny (1805-1876) in D’AGOULT 221

PARTE SECONDA
GIUSEPPE MAZZINI (1805-1872): L’UOMO Consolatore buono e altruista 243 Agente letterario, giornalista e primo diffusore della lingua e cultura italiana in Europa 249 14 lettere di G. Mazzini a Quirina Mocenni Magiotti 250 Pedagogo e maestro universale 261 La comprensiva affezione. Considerazioni finali 262

PARTE TERZA
APPENDICE
Allegati, schede di supporto e contributi per ulteriori approfondimenti
1. Tabelle sintetiche 285
2. Influenti inglesi, scozzesi e irlandesi che credettero in Mazzini (Friends of Italy) 288
3. Attestato della libera Scuola Italiana di Londra 290
4. Una lettera molto eloquente di Mazzini ad un amico 291
5. Bibliografia specifica di riferimento 293
6. Indice dei nomi 299

UNA GARANZIA D’IMMORTALITA’
GIUSEPPE MAZZINI: emancipazione e libertà di corrispondenza tra pari Premessa
Dietro a un grande uomo c’è sempre una particolare donna, dietro a uno straordinario e unico personaggio, e questo è proprio il caso di Giuseppe Mazzini, ci sono tante donne, tutte degne e compartecipi dei loro destini. In questa sede non si parlerà di tutti gli amici intimi, compagni d’esilio e intellettuali europei e mondiali che contribuirono alla conoscenza e all’acquisizione di fama mondiale dell’esule Giuseppe Mazzini. Sarebbe troppo lungo. Ma tra i personaggi più in vista del periodo vittoriano, non si possono ignorare Arnold Toynbee che stimò e venerò Mazzini come uno dei maestri dell’epoca, e Lord John Morley che lo ricordava come l’uomo moralmente più degno di considerazione che egli avesse mai incontrato. L’ammirazione a un certo punto diventò reciproca e così fu poi per tutti gli altri che entrarono nel grande “clan degli amici di Mazzini, poi Amici dell’Italia”2. Da questo vasto clan, saranno studiate molte donne, estrapolate e analizzate le loro determinanti funzioni; le donne di Mazzini, non “le sue in senso sessuale, personale o intime”, ma tutte quelle che per anni gli furono vicino, che amò e cui fu legato da amicizia vera, calda, sincera, profondissima e particolarmente felice per la causa italiana, risorgimentale ed europea. Fondamentali anche per l’uomo, perché (come lui stesso ammetteva) senza di loro si sarebbe suicidato. Si tratterà di ricostruire una pseudo visione storica che l’ha descritto come un uomo solo, nero, triste e solitario, senza donne e mai sposato; perché così non è stato, tutt’altro. “La figura del Mazzini era di quelle che piacciono alle donne: la sua voce dolce e insinuante, lo sguardo penetrante e conquistatore, l’aureola del grande proscritto di cui s’interessava tutto il mondo, erano coefficienti per attirargli l’affetto delle donne, che il Mazzini, niente affatto Don Giovanni, non avrebbe perduto una giornata per sedurre, ma non era
così serafico da respingerle se andavano a gettarsegli fra le braccia”3.
2 Dall’inglese Friends of Italy, l’autorevole Associazione Anglosassone che aiutò Mazzini per tutta la vita. Per maggiori informazioni si veda in Appendice la tab. n.2 e le specifiche integrazioni della nota che l’accompagna.
3 F. DONAVER, Vita di Giuseppe Mazzini, Firenze, Le Monnier Editori, 1903, pagina 108.