GIOVENTU’, ENTUSIASMO, ENERGIA DELLA GIOVENTU’
2. Giovani sono quelli che non hanno complicità con il passato.
Athena ispira la loro immaginazione, da forza alle braccia, colloca la fiamma nei loro cuori. La serena fiducia in un Ideale converte la sua parola in sentenza e il suo desiderio in dominio. Quando sanno amare, si spianano alla loro volontà le sommità più vetuste. Linfa rinnovatrice dei popoli, ignorano la schiavitù della routine e non sopportano la cinghia della tradizione. Solo i loro occhi possono guardare verso l‟alba, senza rimorso. E‟ privilegio delle loro mani spargere semi fecondi in vergini solchi, come se la storia cominciasse nel preciso momento in cui si forgiano i loro sogni. Ogni volta che una generazione invecchia e rimpiazza la sua dottrina da imbastarditi appetiti, la vita pubblica s‟inabissa nell‟immoralità e nella violenza. E‟ questa l‟ora in cui i giovani devono brandire la Fiaccola e pronunciare il Verbo: sta in loro la missione di rinnovare il mondo morale e in essi si ripongono le speranze dei popoli che anelano allargare le fondamenta della giustizia. Liberi da dogmatismi, pensando a una
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migliore umanità, possono aumentare la parte della felicità di tutti e diminuire il terreno delle comuni sofferenze. Quella di essere giovani nei momenti che saranno memorabili nella storia è una fortuna senza pari. Le grandi crisi offrono molteplici opportunità all’incontaminata generazione, giacché iniziano nell’umanità una fervorosa riforma etica, ideologica e istituzionale. Una nuova coscienza storica viene al mondo e tramuta i valori tradizionali della Giustizia, del Diritto e della Cultura. Interpreti di essi, quelli che entrano nella vita pubblica seminano forze morali generatrici di avvenire, sfidando il rincrudire delle resistenze immorali che puntellano il passato. I giovani i cui ideali esprimono intelligentemente il divenire costituiscono una “Nuova Generazione”, che è tale per il suo spirito, non per i suoi anni. Ne basta una sola, pensante e interprete, per dare al proprio popolo una personalità per il mondo intero. La giusta previsione di un destino comune permette di unificare lo sforzo e infondere alla vita sociale norme superiori di solidarietà. Il secolo è stanco di invalidi e di tenebre, di infermi e di vecchi. Non vuole continuare a credere alle virtù di un passato che ha affondato il mondo nella malvagità e nel sangue. Tutto quello che vuole è una gioventù entusiasta e virile.
3. La gioventù è il lievito morale dei popoli
Ogni generazione annuncia una nuova aurora, la sradica dall‟ombra, la accende di un anelito inquieto. Se guarda alto e lontano, è forza creatrice. Anche se non riuscisse a raccogliere tutti i frutti della sua semina, avrà sicura
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ricompensa nel riconoscimento dei posteri. La fiaccola lucifera non si spegne mai, cambia di mani. Ogni generazione apre le ali dove l‟ha chiusa quella anteriore, per volare più lontano, sempre più. Quando una generazione le chiude nel presente, non è una gioventù: soffre di senilità precoce. Quando vola verso il passato, è agonizzante; peggio, è nata morta. Gli uomini che non hanno avuto gioventù pensano al passato e vivono nel presente, inseguendo le soddisfazioni immediate che sono il premio dell‟addomesticamento. Deboli per pigrizia o paurosi per ignoranza, si misureranno con pazienza ma senza allegria. Tristi, rassegnati, scettici, obbediscono al male che li circonda come una fatalità, approfittandone se possono. I popoli non possono aspettarsi alcuna grandezza da esseri senza ideali. La gioventù raccoglie l‟entusiasmo per lo studio e l‟energia per l‟azione, che si fondono nel gusto di vivere. Il giovane che pensa e lavora è ottimista; rafforza il suo cuore man mano che realizza i suoi intendimenti. Non conosce l‟odio né lo tormenta l‟invidia. Raccoglie i fiori del suo giardino e ammira quello dell‟altro. Si sente felice tra la gioia degli altri. Ride, canta e gioca, ama sapendo che il fato è sempre propizio a chi confida nelle proprie virtù rigeneratrici. La gioventù è promettente quando associa l‟ingegno e la volontà, il sapere e la potenza, l‟ispirazione di Apollo e l‟eroismo di Ercole. Un braccio ne vale cento quando chi lo muove è un cervello istruito; un cervello ne vale cento quando chi lo sostiene è un braccio fermo. Decifrare i segreti della Natura, nelle cose che la costituiscono, equivale a moltiplicarsi per vivere in essi, godendo delle sue bellezze, comprendendo le sue armonie, dominando le sue forze.

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