Sapevi che l’italiano è la lingua ideale per creare ed esprimere melodia, poesia e rima? Come è noto la lingua italiana, portatrice di una ricchezza lessicologica che ha superato tutti i confini e le latitudini, detiene un record particolare al mondo:infatti tutti i suoi aggettivi, verbi, avverbi e sostantivi terminano per vocali. Poiché la ridondanza in una lingua è di fondamentale importanza, comprendere in italiano è più facile che in altre lingue straniere, perché tale aiuto ci viene offerto più volte dalla ridondanza nel maschile, nel femminile, nel singolare e nel plurale, sia dagli articoli che dagli aggettivi, verbi e sostantivi.
La lingua italiana non è solo quella letteraria di Dante e Manzoni o quella che descrive paesaggi incomparabili, tramonti struggenti e spiagge soleggiate, che diffonde una cucina che ha fatto storia in tutto il mondo (piatti e prodotti dai sapori unici come pizza, parmigiano, pasta, olio extravergine di oliva e mozzarella), o quella della musica (Lirica ed Opera in particolare), ma è anche la lingua di un Paese altamente tecnologico ed industrializzato (5° al mondo e membro del G7), leader mondiale in molti settori trainanti (dalla moda all’agricoltura, dal turismo all’arte).

E’ una lingua laboratorio, una lingua viva che è capace di rinnovarsi e di arricchirsi, anno dopo anno, di nuove connotazioni, possibilità e specificità culturali e linguistiche. E’ anche lingua franca in un campo molto specifico: quello della musica classica che da secoli unisce musicisti e compositori di tutto il mondo. Anche se alcuni ci hanno provato è quasi impossibile rendere o tradurre in modo adeguato ed univoco in altre lingue espressioni come: Andante con moto, larghetto, crescendo, pizzicato, adagissimo, maestoso, adagio un poco mosso,e così via.
Andrea Bocelli, il giovane tenore italiano, si sta affermando in tutto il mondo anche come cantante di musica leggera utilizzando volutamente la lingua italiana. All’uscita del suo compact “Sogno” ha dichiarato: “voglio conquistare il mercato americano, ma con la mia lingua”. Il suo sogno si è avverato, perché sta avendo un successo strepitoso in moltissimi Paesi, dimostrando che l’impegno, la serietà e la ricerca di buoni testi e melodie, congiuntamente alla poesia di una lingua scorrevole e dolce, possono in questo ambito superare qualsiasi barriera linguistica. E l’italiano del bel canto si presta molto bene a tutto ciò.

Inoltre la creatività e genialità italiana, abbinate alla simpatia ed alla calda accoglienza del suo popolo, fanno sì che lo studio dell’italiano costituisca una risorsa insostituibile per la crescita umana, culturale e professionale di qualunque studente straniero, che sarà così formato all’interculturalità ed educato alla pace, alla solidarietà ed alla non violenza. Per di più lo studio dell’italiano apre le porte ad altri Paesi Europei, di cui l’Italia è membro e Paese fondatore.

Il sistema migliore per apprezzare ed amare l’Italia è quello di conoscerne i tesori, la ricchezza della cultura e i profondi valori legati alla millenaria civiltà mediterranea (greco-romana). Per poter meglio “gustare” tutto ciò, è consigliabile ed auspicabile prima studiare ed essere in grado di comprendere la lingua italiana, e successivamente recarsi almeno una volta in Italia a verificare personalmente come, in questo piccolo ma grande Paese Giardino d’Europa, la realtà sia affascinante e diversa da Regione a Regione, da luogo a luogo anche a pochi chilometri di distanza.

Obiettivo fondamentale del Centro Studi è quello di aiutare le istituzioni, università e scuole pubbliche e private nel mondo a motivare sempre più persone allo studio ed all’apprendimento dell’italiano non come lingua necessaria e veicolare, ruolo attualmente rivestito dall’inglese, ma come portatrice di valori culturali, linguistici ed artistici consolidati ed unici al mondo, che costituiscono IL VALORE AGGIUNTO ideale per chi studia le lingue e si confronta con culture straniere.
E la prima attività del Centro Studi sarà quella di costituire una banca dati mondiale, divisa per Nazione, in cui siano mappate, da una parte tutte le scuole ed istituzioni che insegnano italiano (censimento), e dall’altra tutti i docenti (anagrafe). Invitiamo pertanto tutti i docenti, gli operatori, le scuole, le università e le istituzioni italiane e straniere che hanno a cuore il mantenimento della cultura italiana ed una più visibile diffusione e presenza della lingua, a darci una mano inviandoci i dati necessari, che saranno man mano inseriti nella mappa anagrafica e nella rilevazione, costituendo un Osservatorio Permanente dell’italianistica nel mondo.
Tale lavoro si svolgerà Paese per Paese, costituendo schede per ben 106 Stati.
Si prega di diffondere e far conoscere a tutti i livelli questo ambizioso progetto. Grazie anticipatamente per la collaborazione e per quanto potrete fare per la giusta causa della lingua italiana nel mondo.