Presentazione

Ho insegnato lingua e letteratura inglese per molti anni, prima di diventare prima Preside e poi Dirigente delle scuole superiori italiane. Ancor prima avevo insegnato italiano all’estero per un anno, e dal 1994 al 1997 mi sono occupato della gestione dei Lettori di italiano che il Ministero degli Affari Esteri seleziona triennalmente e invia nelle università straniere. E’ stata un’esperienza molto positiva che mi ha fatto conoscere ed approfondire un mondo affascinante e forse poco conosciuto come quello dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana a livello universitario. Da allora, ho continuato con passione e dedizione, ad occuparmi della diffusione della lingua e cultura italiana all’estero. Ho raccolto una vasta gamma di dati, elementi, notizie, indirizzi ed informazioni, che dimostrano quanto sia viva e diffusa la richiesta della nostra lingua nel mondo. In questi ultimi anni ho presentato tre progetti con il medesimo obiettivo: approfondire e sistematizzare l’intero arcipelago dello studio dell’italiano ai vari livelli, soprattutto per quelle realtà poco conosciute e più distanti (scuole, associazioni e privati che non intrattengono un rapporto diretto con lo stato italiano). Non essendo stati autorizzati tali progetti, ho deciso di continuare a studiare i modi e le forme per poterne realizzare almeno una parte. Ho dedicato quindi quest’ultimo anno e mezzo sia ad acquisire ed approfondire le competenze di programmazione che a completare l’attrezzatura informatica e multimediale, costruendo anche un archivio (Database Access 2000 di Microsoft) che ora potrà collegarsi sia con Word, che con le pagine Web dell’intero sito. Mi rendo conto che c’è ancora molto da fare e da correggere, ma questo è solo il punto di partenza di un grande progetto, che può essere realizzato solo con l’apporto e l’aiuto di tutti gli insegnanti ed addetti ai lavori. Quello però che per me conta è costruire un Osservatorio Permanente sulla lingua italiana nel mondo, che ha già ricevuto l’appoggio e l’incoraggiamento di prestigiosi studiosi ed esperti. (Prima edizione Agosto anno 2000)

Perché raccogliere i dati?

L’attività del Centro Studi parte da una cospicua banca dati che sono riuscito a costruire in questi anni. Propongo di allargare la raccolta e completare il censimento, cercando di rilevare tutte le iniziative di insegnamento di italiano ai vari livelli, raggruppandole su due sole schede iniziali: una per i docenti ed una per le scuole e/o altre istituzioni. Lo scopo è quello di mettere in relazione le due schede ed arrivare a fare ricerche mirate ed incrociate per avere più risposte possibili alle varie problematiche. I campi proposti sono spesso molto precisi, specifici e personali (a risposte chiuse), altre volte a risposte semistrutturate ed altre ancora (poche per ora) a risposte aperte, perché più difficili da archiviare ed interrogare. Lo scopo non è di sindacare i dati anagrafici e personali dei docenti, ma far sì che, mettendo in relazioni i vari campi dell’archivio Access, si possano mettere insieme dati ed indicatori congrui e globali per area, Paese, città e così via. In sintesi interessa il dato globale e non quello personale. Si capisce bene credo, che non si potrà costruire nulla di serio però se prima non si hanno i dati necessari, preliminari per ogni indagine e studio. Con questa lunga premessa e spiegazione vorrei rassicurare i colleghi sull’uso che si farà dei dati raccolti. I dati personali non verranno utilizzati per altri fini, non solo perché ora c’è una legge sulla privacy, ma perché questo è l’impegno, soprattutto morale e deontologico, di chi come me opera e vive di scuola pubblica. Pertanto iscrivetevi in massa e fate partecipare i colleghi: questo è l’unico modo per creare insieme un punto di elaborazione e di informazione completa per tutti i docenti di italiano.

Le due fasi del progetto

Il mio progetto prevede due tempi. Nel primo vorrei completare la rilevazione della presenza delle sedi e dei docenti di italiano a tutti i livelli (scuole, università, associazioni, enti e così via). Successivamente sarà attivato un monitoraggio sulle esigenze principali e specifiche emerse e sulle “qualità’ dell’insegnamento” nelle diverse aree geografiche e/o linguistiche, costruendo ed attivando indicatori di osservazioni sistematiche, questionari per alunni, appunti metodologici mirati e quanto altro proponibile e/o possibile. Tutto ciò naturalmente dipenderà da tutti noi e dalla diffusione che avrà questo ambizioso progetto. L’importante è condividerne gli obiettivi fondamentali e dare una mano a pubblicizzare e diffondere le notizie. Mi aspetto tante proposte e soprattutto critiche, purché operative. Roma, 1999. Grazie e buon lavoro a tutti.